Ecco la quinta Pillola Formativa del progetto “ColtiviAmo BenEssere: Promozione di stili di vita sani e sostenibili”, finanziato dal Ministero del Lavoro e Politiche Sociali – Avviso 2/2020 ai sensi dell’articolo 72 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 e s.m.i. – Anno 2021.
In quanto membro del Comitato Scientifico del progetto, il dott. Marco Angelini ci illustra come la dieta, per molti un taboo, possa invece rivelarsi l’opportunità più concreta per migliorare la nostra salute. Partendo proprio da quello che mangiamo, possiamo dormire, lavorare e vivere meglio. Di seguito è riportato l’intero contributo.
“A dieta, ma felici, si può?!
La dieta per molti di noi è come il mito di Sisifo condannato dagli dei a trasportare un gigantesco e pesantissimo masso lungo il pendio di una collina.
Una volta raggiunta la vetta il masso scivolava nuovamente a valle e Sisifo era costretto a ricominciare da capo.
Perchè quando parliamo di dieta vediamo una sofferenza?
Quante volte mentre stiamo “a dieta” sentiamo il desiderio irrefrenabile e costante di coccolarci con dolci, snack e comfort food in genere?
Più una persona percepisce e assume un atteggiamento rigido e di divieto assoluto nei confronti di cibi reputati “ipercalorici”, tanto maggiore sarà il desiderio e la forza con la quale si ritroverà a “trasgredire”.
Troppo spesso si tende a rinunciare a tutte quelle sensazioni che possono in qualche modo richiamare il piacere connesso al cibo e non solo.
Le conseguenze? Frustrazione, depressione, abbuffate per colmare la tristezza ed ecco che si ritorna al punto di partenza!
Il mio consiglio: evitate di selezionare rigidamente i cibi all’interno della vostra dieta e iniziate ad accettare l’idea che in una dieta non esistono divieti.
Si può mangiare tutto, con equilibrio e moderazione.
Variate il più possibile il vostro menù settimanale e concedetevi qualche piacere.
Perchè il cibo non va inteso unicamente come calorie e nutrienti ma come momento di condivisione e amore verso se stessi.
Dieta, dal greco Diaita… STILE DI VITA.”
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