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Agricoltura eroica: patrimonio culturale del modello agricolo italiano

Che aspetto avrebbero la costiera Amalfitana e la penisola Sorrentina senza i loro limoneti, o Ischia senza i suoi vigneti che sovrastano il mare o Procida senza i suoi giardini con i limoni di pane e le carciofaie o Capri senza i suoi ulivi e orti storici? Quanto ha pesato nella diffusione degli incendi sul Vesuvio la mancata manutenzione dei boschi o l’assenza degli agricoltori? Cosa resterebbe della vita sociale e delle tradizioni se gli allevatori sparissero dalle aree impervie di montagna? 

Se lo chiedeva Coldiretti Campania circa un anno fa, nel lanciare il “Manifesto di Procida” per l’Agricoltura Eroica.

Il servizio del Tgr Rai Campania, a cura di Geo Nocchetti, sul manifesto di Coldiretti Campania, lanciato da Procida, per il riconoscimento dell’Agricoltura Eroica.

L’Agricoltura eroica è una tipologia di coltivazione svolta in condizioni estreme rispetto alla coltivazione tradizionale. Alcuni esempi di prodotti dell’agricoltura eroica sono: i limoneti della costiera amalfitana o le lenticchie nei campi sassosi di Visso e Castelluccio di Norcia. Quando si coltiva in montagna, sulla costa a picco sul mare, in aree interne particolarmente impervie, ma anche  di grande pregio paesaggistico e ambientale allora si parla di agricoltura eroica.

Ad esempio il concetto di viticoltura eroica è presente sulla stampa specializzata italiana sin dai primi anni cinquanta. In passato la distinzione tra i vigneti ordinari e quelli dove si pratica la viticoltura eroica era di tipo qualitativo e si riferiva in genere a intere aree geografiche, come ad esempio le Cinqueterre o la Valtellina.

Recentemente il Centro di Ricerche, Studi e Valorizzazione per la Viticoltura Montana (CERVIM) ha fissato delle caratteristiche più precise per definire un vigneto eroico. Un vigneto eroico, per essere considerato tale, deve soddisfare almeno uno dei seguenti requisiti:

  • pendenze superiori al 30%;
  • altitudine oltre i 500 m s.l.m.;
  • coltivazione su gradoni o terrazze;
  • coltivazione su piccole isole.

(Wikipedia)

Questo speciale ambito della coltivazione rappresenta un patrimonio culturale, ancora prima che economico, essendo una delle esperienze più caratterizzanti del modello agricolo italiano, proprio perché unisce il “saper fare” spesso tradizionale con paesaggi difficili, complessi che richiedono ancora una cura manuale. Essa è a pieno titolo un aspetto dell’ambito culturale della Dieta Mediterranea.

Il MODAVI che nell’ambito del progetto ColtiviAmo BenEssere si onora di collaborare con Coldiretti che esprime nel Comitato Scientifico Veronica Barbati, imprenditrice e Presidente Coldiretti Giovani Impresa, sostiene la proposta di Procida chiedendo un intervento legislativo nazionale che affronti l’urgenza di un progetto straordinario per sostenere e tutelare un’attività umana dall’inestimabile valore ambientale, paesaggistico e culturale.

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